Frase della settimana

"Le falesie xe la sagra dell' illogico"
T.Gigio

lunedì 31 dicembre 2012

Buon 2013

Il Ghey Team augura un buon, buon, buon e buon 2013 a tutti i suoi seguaci, simpatizzanti, lettori occasionali e membri! Buona sborra a tutti! Yeah!

martedì 25 dicembre 2012

Buon Natale...


Merry Christmas, С Рождеством,  Fröhliche Weihnachten ,  Gezur Krislinjden,  Joyeux Noel,  Hyvaa joulua, Sretan Božič, Felice sborra a tutti, Feliz Navidad,  Vesel Božič… insomma: Bonu nadale e prosperu annu nou

Il GHEY TEAM augura a se stesso e a tutti i simpatizzanti un Buon Natale ed un felice anno nuovo! E per celebrare come da tradizione questa festa anche noi abbiamo messo (a vostra insaputa) un regalino sotto l’albero di tutti voi climbers/rocciatori/alpinisti/falesisti. Oggi 25 Dicembre scartiamo insieme questo DONO! Un dono che si può tranquillamente dire esser nato dalle mani (e dalle tasche),  bagnate dal sudore e dal sangue di alcuni dei nostri Membri! Una vera lotta con l’alpe e con le forze della natura! Una lotta durata tre giorni che a fruttato la nascita di 5 vie nuove che si snodano su una parete che lascia intravedere ancora ampie possibilità di apertura di vie nuove.
  Ebbene si, signori e signore,  Ghey e Lesbiche è nata la falesia del Ghey Team. Il lavoro da fare è ancora molto, non solo di chiodatura ma anche di pulizia. Quindi per il momento non divulgheremo notizie su questo sito, ancora sporco di terra e polvere ma SOPRATTUTTO per una questione di SICUREZZA. Appena sarà fruibile renderemo subito note tutte le generalità e le indicazioni per raggiungerlo e per divertirsi su un fantastico calcare.
  Come dicevo, ci sono già quattro vie di arrampicata sportiva, ed una di stampo un po’ più alpinistico: La cosiddetta  normale al famoso “Pilastro del Reverendo” una via che di sicuro merita di diventare una classica, una vera avventura che vi porterà ad immergervi nella parete vera e propria, per poi riemergere sulla sommità! Le difficoltà da superare sono alpinistico/speleologiche. Qui di seguito il racconto della prima ascensione con tutti i dati ed i consigli per andare a ripeterla!!!
Le altre sono vie sportive lunghe circa 20m. Le difficoltà sono da definire. Ma ciò è irrilevante, vista la qualità della roccia e la particolarità dei movimenti da esse richiesti per poterle scalare. Quindi Auguri di buon natale e felice anno nuovo a tutti; a chi va a scalare e a chi preferisce giocare con la bianca Powder!!!





Cari Lettori

Con la seguente relazione non oso mettermi in competizione con i grandi alpinisti dell'istria, quarnero e ciceria; indomiti apritori di linee arditissime ben al di sopra delle capacità umane (vedi canalone Perini al Nanos) e grandi bivaccatori da parete che si sentono a casa su terrazzini circondati dal vuoto sovrumano. La mia impresa è molto più modesta ma considerandone il contesto spero che la sua relazione possa offrire un valore aggiunto alla biblioteca del gheyteam.

Reverendo


Via normale al Pilastro del Reverendo.

Questa via meglio nota come "La riconquista della libia" risale le giungle del canalone sud-ovest del famoso Pilastro del Reverendo, ombelico dell'istria sito presso (...). Considerando le tecniche di progressione utilizzate, questo itinerario è degno di essere ricordato come un'icona della multidisciplinarietà verticale.

Gruppo: Falesia del gheyteam, (...).
Dislivello: 50m.
Sviluppo: forse 10m.
Difficoltà: forse IV+ con rovi ed asparagi.
Roccia: se tutto va bene è buona. Attenzione alle foglie secche.
Materiale: normale attrezzatura da progressione speleologica (imbrago, discensore, maniglia e croll), marsupio viola fluo anni '90 pieno di spit e piastrine compreso di battitore a mano, un set completo di friend, un set completo di nut, una mazzetta, tre chiodi da roccia (due universali ed un chiodo piatto), 6 rinvii, 4 moschettoni a ghiera, 2 cordini, una cesoia, un seghetto pieghevole, scarpe da ginnastica in offerta al discount (19.90 €), chiave a tubo da 13, chiave a tubo da 17, una carrucola, corda dinamica da 60m del 2003, spezzone di 15m di corda statica da 10mm, niente cibo e acqua.


Giunti alla base della falesia del Gheyteam si imbocca l'evidente canalone sud-ovest che divide il famoso Pilastro del Reverendo dalle placche della falesia. La progressione risulta osteggiata dalla giungla che ricopre le pendici del canalone fino alla base delle pareti verticali. E' particolarmente comodo l'uso del seghetto e delle cesoie per agevolare l'avanzata tra i rovi e gli sterpi. Si ricorda che gli asparagi garantiscono un'ottima coesione del terreno e pertanto un eccessivo accanimento contro queste piante potrebbe causare distacchi di fango e terra anche con debole sovraccarico. Le liane, se usate con sapienza, agevolano notevolmente la risalita.
Si avanza a fatica fino alla base di una evidente fessura verticale nel punto più profondo ed oscuro del canalone. A questo punto conviene abbandonare il seghetto pieghevole e impegnare la risalita in solitaria con autosicura. Si segue la fessura non disdegnando il valido aiuto delle piante rampicanti ma facendo attenzione ai numerosi rovi che possono ostacolare la progressione. Può risultare utile ricorrere all'uso delle cesoie facendo attenzione di non tranciare la propria corda confondendola con  la vegetazione circostante (pertanto sono sconsigliate le corde di colore verde). L'arrampicamento prosegue fino a raggiungere la prima sosta in un'evidente nicchia-grotta a sinistra della fessura. Questo antro si rivela molto utile per un eventuale bivacco ma si consiglia una deforestazione parsimoniosa in quanto gli asparagi consolidano i massi instabili frammisti a fango che compongono il pavimento della nicchia. Un disboscamento eccessivo potrebbe far collassare l'intero terrazzo.
Dalla sosta si riparte affrontando lo storico passaggio chiave della normale al Pilastro del Reverendo. La leggenda vuole che il Reverendo abbia provato il passaggio in autosicura per ben tre volte ma senza successo. Sembra si preoccupasse dell'interessante fattore di caduta dell'armo (più o meno 2) e del suo materiale. Ogni volta che afferrava uno svaso coperto da fango e foglie, la sua mente veniva invasa da pensieri infausti. Si ricordava del suo vecchio ed economico imbrago speleo (comprato per 40000 lire) che distrusse all'età di 17 anni volandoci sopra su un armo simile a quello del passaggio che stava per intraprendere. Una settimana dopo il decesso dell'imbrago da 40000 lire ne acquistò un'altro per 90000 lire; ovviamente ,anche in questo caso, si trattava del più economico disponibile sul mercato.
Si narra che sia corso in suo aiuto il Capo Rom che raggiunto il terrazzino assicurò il Reverendo con qualche DPI (dispositivo di protezione individuale) utlizzato correntemente nell'edilizia (notiamo che nella scarna lista del materiale utilizzato manca un conetto o un gri-gri). A questo punto il Reverendo affronta il passaggio con un breve traverso a destra, per poi alzarsi in camino e raggiungere la continuazione della fessura che solca il colatoio del celebre Pilastro del Reverendo. L'arrampicata era difficoltosa ed osteggiata dalle foglie secche di leccio frammiste al fango che mal si adattavano alle scarpe di ginnastica (in offerta a 19.90 €) con i lacci troppo lunghi che spesso facevano inciampare il rocciatore. Stranamente non si fa menzione del peso ingente dell'attrezzatura. Si racconta che su questo passaggio, dopo aver afferrato alcune prese friabili, il Reverendo fece un voto di castità in cambio di aver salva la vita. Sembra che in tale circostanza si ricordò che l'imbrago economico da 90000 lire, che indossava in quel momento, era lesionato in varie parti in seguito ad un'intensa attività speleologica. Non giova nemmeno il computo dell'età dell'attrezzo che ricordava al Reverendo l'epoca delle superiori, la musica disco anni '90, i festini e le avventure amorose adolescenziali.
Quindi la fessura continua su balze friabili sepolte da abbondante fogliame che diventano sempre meno verticali rendendo più agevole la progressione. Dopo un ultimo boulder in fessura si raggiungono dei gradoni rocciosi cosparsi di legname opportunamente accatastato dai primi salitori. Per facili roccette si raggiunge la panoramica sommità dell' ambito Pilastro del Reverendo dove si attrezza una sosta su un albero a piacere.


Un felice sborra a tutti!

giovedì 20 dicembre 2012

Raccolta firme per la nuova glaciazione


Cari lettori inquinati

La fine del mondo si sta avvicinando. E’ difficile immaginarsela, forse un asteroide cadrà sul nostro pianeta? Oppure le scie chimiche si addenseranno al punto da ricoprire il mondo intero sotto metri e metri di neve polverosa (in tal caso il G-Team è favorevole alla fine del mondo). Magari i rettiliani la finiranno con il loro subdolo signoraggio e conquisteranno definitivamente il mondo? Forse gli alieni grigi, famosi per la loro mancanza di sentimenti, scopriranno la pornografia e trasformeranno il nostro pianeta in un enorme red-light district? Per il momento non sappiamo dare risposte.
I testi Maya parlano del 21 dicembre 2012 mentre il nostro presidente, in costante contatto con gli alieni, sostiene che l’armageddon è previsto per 23 dicembre. 

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Estratto da:
Gazzetta ufficiale del GheyTeam (riservata ai soci) 
6 Dicembre 2012 

Date: Thu, 6 Dec 2012 15:44:29 +0100 
Subject: IMPORTANTE:ESERCITAZIONE GHEYTEAM PRE AIUTO SALVATAGGIO GALASSIA!!! 

Salve a tutti i Membri...
Come Presidente, stà organizzando un'esercitazione questo sabato, visto le condizioni metereologiche ottimali che hanno previsto, di neve e bora oltre i 100Km/h...su un monte in slovenia...
Non sarà niente in confronto alla missione che ci aspetta il 23 dicembre, ma è una buona preparazione!!!
Si pensava di partire per le ore 13, anche se forse è troppo presto, l'ora è da confermare, sarebbe forse meglio partire per le ore 15, per esser certi di ricreare ancor meglio quello che ci attende il 23, dietro ai dati inviati dalla intercostellazione gallattica internazionale (...)

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Apparentemente si tratta di due giorni di differenza, tutto sommato una banalità ininfluente, ma non è così. I più attenti e sopratutto i più inquinati avranno notato un dettaglio fondamentale, il 21 dicembre è un venerdì mentre il 23 dicembre una domenica quindi ci stiamo giocando il fine settimana! Non ci sono dubbi, i Maya sono di sicuro dei feroci capitalisti che vogliono far finire il mondo con l’ultimo giorno lavorativo della settimana; così si evita di pagare tutti i dipendenti comandati al lavoro durante i giorni festivi (paga maggiorata!). Analizzando la situazione scopriamo subito che vari membri del gheyteam sono turnisti spesso impegnati sul lavoro durante il weekend. I Maya vogliono ridurre le entrate dei membri del gheyteam e ridurli in povertà! Per di più tolgono il piacere di una gita sci alpinistica a tutti gli altri membri obbligandoli ad assistere alla fine del mondo stressati e demotivati dalla settimana lavorativa! Non ci sono dubbi: i Maya complottano contro il Gheyteam! Non so voi ma io preferisco gli alieni che ci garantiscono almeno l’ultimo fine settimana di Powder!!! 

Inoltre :  la situazione climatico-economica attuale ci impone spostamenti lunghi per raggiungere luoghi in cui si deposita la powder (neve polverosa). Queste trasferte sono spesso impegnative sia dal punto di vista fisico che economico; tolgono risorse monetarie ai membri del gheyteam che potrebbero essere spese oculatamente nel mercato pornografico. Tutto questo ci sembra ingiusto; perché la nostra provincia e l’istria non sono coperte da quantità ingenti di neve? Perché il monte Maggiore, il Taiano ed il Cocusso non hanno un ghiacciaio tutto loro? In qualche modo sono diversi dal monte bianco o dal monte rosa? Stiamo facendo delle distinzioni tra le cime? I nostri monti sono considerati di serie B di fronte alle vette delle alpi occidentali? Perché i ghiacciai hanno nomi in francese e non in sloveno o croato? Ci troviamo davanti ad una forma di razzismo alpinistico? Perché devo fare quattro ore di macchina per raggiungere il ghiacciaio più vicino? Perché non posso fare una sci-alpinistica sul monte Lanaro?

Tutte queste diseguaglianze mi fanno schifo, eppure esiste una soluzione in grado di risolvere il problema. Basta richiedere il ritorno di una glaciazione! L’attuale gestione climatica non è corretta e fa delle distinzioni non solo tra le cime ma anche tra gli stessi esseri umani. Perché i Neanderthaliani si sono goduti la neve delle glaciazioni mentre noi no? Solo perché noi siamo un po’ meno ignoranti e pelosi ci tocca sciare di meno?
Tutto questo infatti va a collegarsi con i Maya che pretendono di far finire il mondo prima del ritorno della glaciazione ed all’inizio dell’inverno. Quei maledetti sudamericani narcotrafficanti potevano farsi i c…i loro piuttosto che prevedere un armageddon all’inizio dell’inverno?!?
Non si può andare avanti così, bisogna reagire ed il gheyteam si mette a capo della lotta pro-glaciazione! Unisciti anche tu al gruppo su facebook “Raccolta firme per la nuova glaciazione” o esprimi le tue idee, la tua ira repressa su questo blog. E’ giunta l’ora di ribellarsi alla gestione climatica mondiale e agli sporchi narcotrafficanti Maya! Anche noi vogliamo vivere nella neve, liberi ed ignoranti come i Neanderthaliani!


E’ giunto il momento di ribellarsi, spacchiamo il culo a quei stacanovisti liberali dei Maya! Votiamo a favore degli alieni e facciamo finire il mondo domenica 23 dicembre! Fai sentire la tua voce piena di ribellione. Rimandiamo a casa questi sud americani rompiballe con le loro piramidi sfigate (quelle fighe sono in egitto)!!!

W gli alieni!!!!!!!!!!

Reverendo




martedì 4 dicembre 2012

Panorami e Cime


Suona il telefono, è mattina di una giornata piovosa e fredda di quelle in cui non hai voglia neanche di alzarti dal letto...
“Ciao! Go visto il video, bel ma non lo go visto tutto,bon te go mandà come postar sul blog via mail, xe facile te scrivi due righe e bon….!”
La mia risposta con voce oltre tombale è un classico
“Si si, non preoccuparte!”

Logicamente non si era ancora accesa in me la classica spia led rossa d’allarme che mi avrebbe portato di li poco a pentirmi della risposta …  
Difficile la presentazione di un video che non rispecchia i canoni dei video precedenti, forse per questo la patata bollente me la sono ritrovata in mano … 
Ma ormai …
Come direbbe Topogigio:” Quando il sol va zo no arriva il camerrier…” (il resto è noto)

Infatti mi trovo nel baratro letterario,ed infine la frase illuminata:
“Un video di immagini panorami e cime adatto ad un pubblico ormonalmente stabile e verticalmente disturbato con ampia fantasia interpretativa. Ognuno può attribuire il significato che preferisce previa visione completa. Graditi commenti a fondo pagina”



SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS…………………aaaaaaaaaa!!


Majster