Frase della settimana

"Le falesie xe la sagra dell' illogico"
T.Gigio

martedì 18 ottobre 2011

Il Divino Arrampicamento

Per gentile concessione del museo di letteratura istriana di Pisino, il G.Team puo’ orgogliosamente pubblicare la prima parte del manoscritto “Il divino Arrampicamento”, rinvenuto nella grotta di Dante in localita’ Podgace, Ciceria.



Introduzione di G.Shiro



Composto in terzine di versi endecasillabi, Il poema fu scritto agli inizi del ‘400 dal poeta, cantore, esploratore, e alpinista istriano Dante Percich, dopo che questi aveva portato a termine con successo la seconda ripetizione dell’impressionante Via dei Camini sulla Parete Nord della Piccola Moistrocca (Mala Mojstrovka), tuttora impresa di straordinario valore.
Tali sono nella narrazione della scalata eroica il cupo senso di smarrimento dell’uomo mortale, la fredda percezione di pericolosita’ dell’ambiente naturale, il fatale presentimento di inutilita’ dell’azione umana, ma anche il drammatico desiderio di salvezza del corpo stremato, e la divina speranza di redenzione dell’animo vizioso, 
che ad essa si ispiro’ il piu’ celebre cugino di terzo grado Dante Alighieri per descrivere l’Inferno della Divina Commedia.

IL DIVINO ARRAMPICAMENTO”

Nel mezzo del camin di nostra via
mi ritrovai per un diedro oscuro
ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta arrampicata arrogante e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
Tant'è amara che poco è più morte;
ma nel trattar del marcio ch'i' vi trovai,
dirò anche delle fessure muschiose ch'i' v'ho scorte.
Io non so ben ridir com'i' v'intrai,
tant'era errato il Buscaini a quel punto
che la verace via abbandonai.
Ma poi ch'i' fui al piè d'uno strapiombo giunto,
là dove terminava quel camino
che m'avea di paura il cor compunto,
guardai in alto, e vidi un cordino
penzolante giu’ dalla roccia insicura
che mena dritto su di la l’alpino.
Allor fu un poco queta la paura
che nel lago del cor m'era durata
nella fessura ch'i' passai cosi’ scura.
E come quei che con lena affannata
all’uscita dello strapiombo arriva,
si volge al chiodo periglioso e guata,
così l'animo mio, ch'ancor fuggiva,
si volse a retro a rimirar lo passo
che non lasciò già mai persona viva
Poi ch'èi sul chiodo riposato il corpo lasso,
ripresi via per la placca diserta,
sì che 'l piè fermo sempre era 'l più basso.
Ed ecco, quasi al limite de la parete aperta,
una salita dura e perigliosa molto,
che di muschi e licheni era coverta;
e non mi si partia dinanzi al volto,
anzi 'mpediva tanto il mio camino,
ch'i' fui per ritornar più volte vòlto.
Temp'era passato dalla fine del mattino,
e 'l sol dalle nubi coperto nere e snelle
ch's’erano gia’ addensate quando il destino
mi mosse da primo su quelle pareti belle;
sì ch'a bene sperar m'era cagione
di quella scalata e di salvare la pelle
l'ora del tempo e la dolce stagione...


Se per caso vorreste ripercorrere realmente i passi del primo canto del " Divino Arrampicamento"

qui di seguito trovate il link alla pagina delle relazioni nella quale trovate l'ottima relazione aggiornata al 2010 sulla famosa "Via dei Camini" alla Mojstrovka:


http://gheyteam.blogspot.com/p/relazioni-vie.html

4 commenti:

  1. Riforma dell'istruzione proposta dal G-Team:

    Manzoni e Dante Alighieri sostituiti da Gino Buscaini e Dante Percich alla scuola dell'obbligo!

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  2. No resta altro che butarse in politica!
    Mi porpongo de inserir anche G.Fermer nel programma de fisica per gli istituti tecnici e de sostituir la filosofia con "L'arte dell'arrampicamento e gli insegnamenti del profeta T.Gigio"

    CapoRom

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  3. E un'ora settimanale de pratica del Metodo Colemann al posto dell'ora de religione

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  4. Yeah! Sostituimo tutte le ore de italian e letteratura con "Retorica dell'insulto da baretto"!

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